Regione Piemonte e Sindaco di Savigliano sono intervenuti sui giornali locali sollecitati dal Comunicato Stampa del Circolo del PD che paventava l’idea di essere “tornati al via” sulla questione del nuovo ospedale di Savigliano. Il sospetto era alimentato dalle dichiarazioni dell’assessore Icardi che prospettava un possibile intervento di un privato nella realizzazione del nuovo presidio ospedaliero.
Il sollecito del Circolo del PD ha avuto l’effetto desiderato: la Regione ha dovuto ammettere che era effettivamente sui tavoli una proposta di un contratto di Partenariato Pubblico Privato (PPP) presentato da un Privato e ha aggiunto, cosa del tutto ignota, che la proposta era stata respinta. È stato quindi chiarito un punto importante della vicenda che avrebbe rimesso in discussione l’intero percorso sin qui compiuto.
Riteniamo opportuno però sottolineare il modo in cui questa vicenda è stata gestita: l’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) da sempre invita le amministrazioni pubbliche alla più completa trasparenza in merito ai contratti di PPP. Sono soluzioni che possono creare situazioni di difficoltà alla gestione dei nuovi ospedali, che possono drenare risorse a scapito dei servizi da offrire ai cittadini. È quindi assolutamente un bene che tutti siano informati su quanto sta accadendo, pur restando nei limiti della dovuta riservatezza. La Regione dovrebbe perlomeno rendere pubblica la relazione che la Commissione esaminatrice avrà redatto per giustificare la bocciatura della proposta. Sarebbe una buona base per valutare la proposta di contratto PPP per il nuovo ospedale di Cuneo.
Rispetto ai terreni su cui il nuovo ospedale di “pianura” andrebbe a collocarsi, la Regione non smentisce né la necessità di una “variante urbanistica semplificata” al Piano Regolatore, né la decisione dei tecnici regionali di approfondire la situazione geologica. Ma soprattutto non dà alcuna informazione su come intende finanziare la progettazione e l’acquisizione delle aree. Né quando intende portare all’approvazione del Consiglio Regionale la relativa delibera di spesa, senza la quale non è possibile far partire la gara della progettazione. Si concentra solo sui tempi di attuazione dell’intero intervento.
A questo proposito, senza entrare nei dettagli del cronoprogramma per i quali ci dichiariamo disponibili ad un confronto, dobbiamo rilevare che il Comunicato della Regione parla dell’ottobre 2023 come data di presentazione da parte dell’ASL CN1 dello studio di pre-fattibilità. Data a partire dalla quale il Comune di Savigliano, in base al protocollo firmato a novembre 2022, aveva 8 mesi per predisporre la dichiarazione di pubblica utilità delle aree specificamente definite. Il che porta al 30 giugno 2024. Nell’ultima riunione in Comune è stata fissata la scadenza del 30 giugno 2025 per avere tutte le autorizzazioni, le conformità urbanistiche del progetto e la disponibilità dei terreni. Le date riportate sui due documenti non paiono tra loro congruenti e l’amministrazione regionale farebbe bene a fissare meglio i paletti del percorso che pensa di poter attuare perché non pare proprio si possa parlare di anticipo delle scadenze.
Al Sindaco di Savigliano rispondiamo che non ci pare corretto ridurre il Comunicato del Circolo a (legittima) schermaglia elettorale. Il PD di Savigliano ha inteso esercitare il diritto/dovere proprio di una forza di opposizione di vigilare sulle attività delle forze di maggioranza e di sollecitare gli amministratori a superare gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di un bene comune che ci dovrebbe vedere tutti uniti nello sforzo a che sia portato a compimento nel miglior modo possibile. Indipendentemente dal fatto che si sia al governo o all’opposizione.
Il Circolo del PD Savigliano