In merito alla riqualificazione dell’ex area artigianale di viale Piave non passa settimana che la situazione si complichi ulteriormente. Siamo sempre stati favorevoli ad una riqualificazione dell’area, ma come avevamo sollevato nella raccolta firme dello scorso novembre, il nostro obiettivo principale era quello di mitigare gli effetti di un progetto che andava a modificare per sempre la fisionomia di viale Piave, di fronte al parco più amato dai saviglianesi. 80 metri a filo strada e 5 piani, lo ribadiamo, è troppo.
Per questo motivo una delle prime evidenze che abbiamo posto è che in presenza di un parere della Commissione Paesaggistica probabilmente ci sarebbe stata una valutazione più approfondita degli impatti e si sarebbe potuti intervenire sulla dimensione del progetto. Ci era stato assicurato dall’assessore all’urbanistica, nonché Sindaco Portera, che il passaggio in commissione non era necessario e che quindi tutto era regolare e che l’intervento così come era stato concepito andava bene.
Interrogata a proposito la Regione Piemonte, in una ulteriore richiesta di approfondimento a seguito di nuovi elementi nel processo di concessione del permesso di costruire, è emerso nei giorni scorsi nella risposta ricevuta e protocollata in Comune una posizione che in estrema sintesi sovverte quanto ci è stato detto finora, ovvero il dirigente del Settore Urbanistica della Regione Piemonte afferma che era necessaria la preventiva acquisizione dell’autorizzazione della Commissione Paesaggistica e pertanto, in carenza, il permesso rilasciato dall’Amministrazione Portera è illegittimo.
Questo nuovo elemento si aggiunge quindi al pronunciamento della Corte Costituzionale che, di fatto, ha dichiarato illegittimi alcuni articoli della legge Regionale del 2022 sull’edilizia e sull’urbanistica a cui il permesso si rifaceva utilizzandone ampiamente le deroghe che concedeva.
La situazione che si viene a creare è decisamente preoccupante, e riteniamo fondamentale che l’Amministrazione intervenga per cautelare l’interesse generale e, ovviamente, quello dell’ente comunale. In attesa delle risposte alle tesi evidenziate, ai chiarimenti che si renderanno necessari per capire come procedere, al rischio di richieste di risarcimento danni che potranno essere avanzate al Comune mettendo in seria difficoltà la tenuta finanziaria dello stesso, il gruppo consigliare Spazio Savigliano, nel consiglio comunale del 29 luglio, richiederà ufficialmente un provvedimento volto alla sospensione dei lavori al fine di poter fare il punto della situazione e vagliare le possibili soluzioni affinché la situazione ritorni all’interno di un contesto di legittimità urbanistica, attivando quanto necessario perché ciò avvenga.
Come dicevamo in premessa siamo tutti favorevoli alla riqualificazione dell’area ex artigianale di viale Piave, ma occorre che questa sia fatta in un profilo di legittimità, in modo armonioso con il contesto in cui è inserita e al termine di un confronto serio e approfondito con tutte le parti in causa, cosa che purtroppo è mancata finora.
Gruppo Consigliare Spazio Savigliano
Partito Democratico – Circolo di Savigliano
Lista civica Savigliano Domani