Questa non è una partita in cui si segnano punti agli avversari, come abbiamo letto su un giornale locale, perché il punto è uno solo: l’interesse della nostra città a riqualificare un’area industriale salvaguardando il delicato contesto in cui s’inserisce, ovvero fronte parco Graneris, uno dei luoghi più amati dai saviglianesi.
In quest’ottica, riteniamo opportuno riprendere il tema e fare un po’ di chiarezza.
La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio ha recentemente dato “l’ok” ad un’autorizzazione paesaggistica postuma, ossia ha ammesso la possibilità che per il progetto venga richiesta ora l’autorizzazione alla commissione regionale paesaggio che avrebbe dovuto essere rilasciata prima della concessione del permesso di costruire.
Questo evidentemente conferma che il permesso originario rilasciato dall’Amministrazione Portera era viziato per mancanza del parere dell’autorizzazione paesaggistica.
Nell’estate 2024, inoltre, com’era nell’aria da mesi e come già si temeva al momento del rilascio del permesso di costruire, era arrivata la bocciatura da parte della Corte Costituzionale delle norme della Legge Regionale 7 su cui l’intervento a cinque piani era fondato.
Il che ha spinto il costruttore a presentare una variante al progetto che prevede la riduzione da cinque a quattro piani, la cui approvazione da parte del Comune dovrà attendere il parere e le indicazioni della commissione paesaggistica.
Insomma, se l’Assessore Portera si fosse fatto carico di promuovere un maggior confronto tra le parti coinvolte e si fosse richiesta l’autorizzazione paesaggistica quando era il momento, in fase di approvazione del permesso, forse si avrebbe avuto da subito un permesso valido e di minor impatto per il parco e il cantiere non avrebbe subito interruzioni.
Premesso che Spazio Savigliano, gruppo consigliare di cui fanno parte il PD e Savigliano Domani, ha sempre sostenuto che l’intervento di riqualificazione dell’area ex-Sicurtà fosse un bene per la città, ed aveva semplicemente sollevato preoccupazioni sull’impatto del progetto iniziale, promuovendo una raccolta firme per invitare il Sindaco ad una maggior cautela, se fin dall’inizio si fossero tenute in considerazione le nostre osservazioni e la voce di centinaia di cittadini che sono accorsi a firmare, le cose sarebbero andate diversamente.
Ora, al netto delle vicende giudiziarie su cui non possiamo pronunciarci, confidiamo che il cantiere, con i suoi disagi che ovviamente nel frattempo perdurano, possa riprendere al più presto e ci auguriamo che la riqualificazione potrà concludersi, con un minor impatto.
Il gruppo consigliare Spazio Savigliano
