La seconda settimana di eventi è terminata domenica con il pranzo di autofinanziamento del Circolo PD di Savigliano, tradizionale occasione conviviale conclusiva.
Ma andiamo in ordine: una serata intensa quella di giovedì 20 ottobre, moderata da Martino Grindatto. L’incontro con il Progetto Antagonisti di Melle non ha tradito le aspettative, con il supporto di Mino Taricco nella lettura dei messaggi di trasformazione rurale e montana che in esso sono contenuti. Cura dell’ambiente, fare comunità, creare dei legami fra associazionismo e amministrazioni, sono i valori alla base dell’esperienza che Enrico Ponza, co-fondatore e Giuliana Radosta, responsabile comunicazione, hanno condiviso con un pubblico prevalentemente giovane, interessato a capire il progetto, non solo il pub, la gelateria, l’ostello o l’orto, ma molto di più: un esempio di condivisione di idee, per guardare oltre, per rendere attrattivo un paese, con il coinvolgimento di una comunità che attraverso il “ritorno” a Melle di giovani che erano andati via, crea una esperienza di successo. Una condivisione del vivere su un territorio, la montagna, che per troppo tempo è stato il luogo delle seconde case, non una scelta lavorativa e un posto dove andare a vivere. Tanti gli interventi dal pubblico, amministratori che chiedono di formarsi alla scuola di questa nuova imprenditoria, giovani che voglio approfondire la sostenibilità di quella che non è solo una bella idea, ma una applicazione quotidiana di uno spirito imprenditoriale che sa guardare oltre.
La seconda serata, venerdì 21 ottobre, è stata dedicata alla figura di Enrico Berlinguer, da cui trarre spunto per ragionare del PD di oggi ma soprattutto per provare a proiettarlo nel futuro, quasi come fosse una sorta di preparazione al prossimo congresso che sarà cruciale per la ripartenza del partito. Con la testimonianza iniziale del prof. Sergio Soave, che da deputato ha conosciuto e vissuto l’ultimo periodo di Berlinguer, prima della sua morte, si è tracciato il profilo dell’uomo e del politico, fra la sua austerità, l’integrità, la moralità e l’umiltà di come si poneva, e il mito che si è creato e che ancora oggi affascina molti giovani. Ricordato per il compromesso storico, per la posizione rispetto all’assassinio Moro e poi per la questione morale, Soave nella sua ricostruzione non solo ha toccato tutti questi passaggi, ma ha voluto sottolineare come già allora lo statista individuò alcuni mali che nelle dinamiche dei partiti dell’epoca incominciavano a fare breccia e che ancora oggi rappresentano dei nodi da risolvere, fra cui la deriva correntizia a discapito della ricerca del bene comune. Paolo Furia, Segretario Regionale del PD, insieme a Chiara Gribaudo, Deputata del PD, hanno quindi offerto, traendo spunto dalle sollecitazioni della testimonianza su Berlinguer, una riflessione sullo stato attuale e sulle sfide che nel prossimo congresso andranno affrontate per rinnovare e far ripartire il PD. Appassionati interventi che hanno suscitato l’interazione del pubblico che fino a tardi si sono protratti in domande, approfondimenti, missive e richieste.
Si conclude così la serie di eventi di Ottobre Democratico, che hanno saputo creare un dibattito interno ed esterno che fa ben sperare, pur nel post elezioni che ha generato uno stato di disorientamento e un allontanamento che richiederà tempo per consentire al PD di ripartire. Ma la presenza di giovani, la resilienza dei meno giovani, la volontà di mettersi in discussione ci fa concludere che il bilancio è positivo ed incoraggiante. Gli anni di opposizione possano realmente rappresentare una opportunità per ripartire e riprendere quella credibilità e quella capacità di essere proposta politica che si è evidentemente annebbiata in questi ultimi tempi.