A novembre dell’anno scorso la questione del nuovo ospedale di Fossano, Saluzzo e Savigliano sembrava risolta: era stata individuata l’area, era adeguata urbanisticamente, la localizzazione aveva avuto l’apprezzamento unanime dei sindaci del territorio e di Cirio ed Icardi, una delibera della Regione indicava che i fondi per realizzarlo sarebbero stati quelli dell’INAIL e la Regione, il Comune di Savigliano e l’ASL avevano firmato il protocollo d’intesa che dettagliava compiti e tempistiche.
Giovedì 25 maggio u.s. invece si è tenuto un incontro tra Comune di Savigliano, Regione e ASL e dai resoconti giornalistici della riunione abbiamo appreso che il panorama è radicalmente cambiato. L’area individuata per il nuovo ospedale intanto necessita di una variante del PRG perché la sua destinazione d’uso pare non contempli l’edilizia sanitaria. Il Comune dovrà quindi approntare la documentazione per una “variante urbanistica semplificata” da portare in Consiglio Comunale per l’approvazione. La Regione si incaricherebbe di uno studio geologico sull’area interessata dal nuovo ospedale, avendo scoperto l’acqua calda, cioè che a Savigliano la falda è pochi metri sotto il piano di campagna.
L’ASL CN1 non ha presentato lo studio di prefattibilità da sottoporre alla Regione per la scelta della forma del finanziamento proprio perché dovrà tenere conto delle eventuali variazioni di preventivo dovuto all’approfondimento geologico.
A proposito del finanziamento l’assessore Icardi ha confermato l’interesse della Regione per i fondi INAIL, ma non ha escluso la possibilità di ricorrere ad un contratto di Partenariato Pubblico Privato (PPP), aggiungendo che si tratterebbe di una scelta tecnica e non politica. Affermazione incomprensibile a meno che l’assessore non abbia già nel suo cassetto una proposta di PPP da parte di un privato, sufficientemente dettagliata da poterla confrontare “tecnicamente” con la proposta dell’INAIL. Se così fosse – ma nessuno ha elementi per smentire questa ipotesi – il confronto è questione delicata, da soppesare attentamente perché è una decisione sicuramente “politica”, quella di optare per l’ingresso di un privato piuttosto che affidarsi a fondi pubblici.
Come Partito Democratico comprendiamo la necessità di inviare ai cittadini messaggi ottimistici, ma non capiamo cosa abbiano visto di “positivo” in questo incontro il sindaco Portera e l’assessore Ferraro. A noi francamente pare che questo stillicidio di incontri, cronoprogramma, dichiarazioni di intenti e conferenze stampa sia nient’altro che un tirare a campare nel modo più verosimile possibile fino alla prossima tornata elettorale. In questo gioco sulla pelle dei cittadini sembra che anche questa volta si sia pescata la carta “tornate al via” …
Il Circolo del PD Savigliano