Rimarrebbe fin troppo facile sintetizzare con un laconico “l’avevamo detto!”.
Eppure, abbiamo tentato di far ragionare l’amministrazione Portera sul permesso di costruire concesso con insolita celerità, senza un approfondito confronto, in assenza di un parere della Commissione Paesaggio, con un approccio da meri certificatori della legalità della richiesta.
Prima in consiglio comunale a settembre e poi, a novembre, abbiamo promosso come PD, con il gruppo consigliare Spazio Savigliano e la lista civica Savigliano Domani, una raccolta firme nell’intento di evidenziare che l’impatto della pur necessaria riqualificazione dell’ex area artigianale e produttiva di viale Piave stava spaventando i cittadini saviglianesi perché il palazzo da 80 metri a filo strada e di 5 piani di fronte a parco Graneris era troppo. Probabilmente, si stava sottovalutando gli effetti sulla fisionomia dell’amato parco saviglianese.
Oltre 500 firme in pochi giorni fu il segnale che la città non era serena di fronte alle scelte di Portera e della sua amministrazione perché, quando si danno i permessi, non servono solo i tecnici e le analisi di fattibilità, serve la POLITICA che provi a capire e interpretare cosa è meglio per la città.
Avevamo anche scritto (tutti i comunicati sono reperibili su www.pdsavigliano.it) che la posizione dell’Assessore all’Urbanistica e Sindaco Antonello Portera comparsa sui giornali non ci rassicurava affatto. Perché di fronte ad un dubbio di costituzionalità della norma regionale che di fatto ha permesso l’incremento della cubatura, ci si è limitati ad una nota a margine del permesso, invece che approfittarne per prendere tempo e ampliare il confronto utilizzando tutti gli strumenti possibili, anche quello non obbligatorio e con parere non vincolante della Commissione Paesaggistica, che sarebbe stato sicuramente opportuno comunque chiedere e considerare anche per avere una più ampia condivisione dell’intervento e del suo impatto.
Di questi giorni la notizia del pronunciamento della Corte Costituzionale che, di fatto, ha dichiarato illegittimi alcuni articoli della legge Regionale del 2022 sull’edilizia e sull’urbanistica. Proprio quello che temevamo nell’aver concesso prima del pronunciamento il permesso di costruire. Ora dalle prime prese di posizione avvertiamo il tentativo di lasciare ai pronunciamenti conseguenti agli atti e alle azioni intraprese le sorti del progetto e della realizzazione del nuovo complesso residenziale di viale Piave.
Ma noi avremmo qualche domanda per l’Assessore all’Urbanistica e Sindaco di Savigliano Antonello Portera che porremo in forma ufficiale al prossimo consiglio comunale:
- Nel caso in cui emerga che una valutazione preventiva della Commissione Paesaggio fosse non solo opportuna, ma necessaria, visto che si è deciso di non farla e di non avvalersene, siete pronti ad assumervi la responsabilità politica che ne deriva?
- Siamo certi che, se emergerà una rivisitazione del progetto con una riduzione dello stesso (il cosiddetto piano in meno), non ci saranno i termini per una azione verso il Comune di risarcimento dei danni che potremmo stimare anche in alcuni milioni di euro?
- Constatato che il processo di concessione del permesso è stato “poco prudente”, siete disponibili a rivedere l’approccio a dir poco “accondiscendente” rispetto al fattibile che avete dimostrato in questa prima fase della vostra amministrazione e a riprendere una puntuale azione politica improntata a preservare l’armoniosa crescita della città, oggetto di tanti cantieri per via della sua posizione geografica che ne aumenta l’attrattività e pertanto richiede maggiore tutela?
- State valutando di affidare la delega all’urbanistica a persona competente e qualificata che possa meglio presidiare una materia così delicata che non può essere lasciata a chi ha già molti impegni e probabilmente poca attitudine ad occuparsi di una attività così specifica?
Siamo preoccupati dell’amministrazione che si sta delineando sul piano dell’urbanistica e anche della viabilità come abbiamo solo recentemente rilevato.
La città ha bisogno di un “presidio attivo” importante, che ovviamente non faremo mancare come opposizione, ma sarebbe opportuno che anche la maggioranza realizzasse che non conta solo il fare ma conta soprattutto quale impatto esso avrà sulla città. Serve capacità di “visione” che al momento francamente non vediamo.
Partito Democratico – Circolo di Savigliano